
Il gioiello umbro dove la ceramica diventa arte: storia, attrazioni e sapori da scoprire
Situata nel cuore dell’Umbria, Deruta è un incantevole borgo medievale famoso in tutto il mondo per la sua straordinaria tradizione ceramica. Passeggiare tra le sue stradine significa immergersi in un’atmosfera autentica, tra botteghe artigianali, piazze storiche e suggestivi scorci panoramici. Oltre alla ceramica, Deruta offre un ricco patrimonio artistico e culturale che vale la pena scoprire.
Le origini di Deruta affondano nell’epoca romana, ma il borgo conobbe il suo massimo splendore nel Medioevo e nel Rinascimento, quando divenne un centro di produzione ceramica di primaria importanza. Già nel XIII secolo le sue maioliche erano molto apprezzate e venivano esportate in tutta Italia e oltre. Oggi, la città continua a mantenere viva questa tradizione, unendo sapientemente l’artigianato storico con le innovazioni del design contemporaneo.
Le Attrazioni di Deruta
Nel cuore del borgo si trova Piazza Consoli, caratterizzata da una fontana ottagonale del 1848 e dominata dal trecentesco Palazzo dei Consoli, un edificio storico impreziosito da una torre con bifore in stile romanico. All’interno del palazzo è ospitata la Pinacoteca Comunale, che custodisce affreschi e opere di artisti rinomati, tra cui il celebre affresco staccato del Perugino “Padre Eterno con i santi Rocco e Romano”.
Proseguendo oltre la piazza si raggiunge la Chiesa di San Francesco, con il suo adiacente convento che oggi ospita il Museo Regionale della Ceramica, il più antico museo italiano specializzato in questo genere artistico. La chiesa, costruita in pietra arenaria con un rosone centrale, conserva affreschi di Domenico Alfani e Giovan Battista Caporali, oltre alla suggestiva Cappella della Madonna del Rosario con il suo altare in maiolica realizzato da Angelo Micheletti.
Tra i luoghi imperdibili c’è anche il Santuario della Madonna dei Bagni, situato a Casalina, a pochi chilometri da Deruta. La sua storia inizia nel 1643, quando un frate francescano, percorrendo un sentiero di Colle del Bagno, notò a terra una tazzina utilizzata dai viandanti per dissetarsi alle fontane. Sul fondo della tazza era dipinta una piccola immagine della Vergine col Bambino e, mosso dalla devozione, il frate decise di raccoglierla e collocarla tra i rami di una giovane quercia affinché fosse venerata dai passanti. Nel tempo, della tazza rimase solo l’interno con l’immagine sacra.
Nel 1657, il mercante Cristofano di Casalina, disperato per la malattia della moglie, trovò l’immagine sacra e si raccomandò alla Madonna con fervore. Quando tornò a casa, trovò la moglie completamente guarita. La notizia del miracolo si diffuse rapidamente e il culto della piccola immagine della Madonna del Bagno si consolidò, portando alla costruzione di una cappella attorno alla quercia che custodiva la sacra immagine.
Il santuario, perfettamente inserito nel paesaggio rurale, presenta un interno a pianta rettangolare con tre navate completamente soffittate a volta. L’altare maggiore, splendido esempio di arte barocca, è interamente dorato e composto da una parte in legno e una in stucco. L’elemento più caratteristico del santuario è il patrimonio di 700 formelle votive in ceramica, murate lungo le pareti della chiesa, che raccontano 350 anni di devozione e rappresentano un’eccezionale testimonianza della tradizione ceramica di Deruta. Questo straordinario esempio di arte e spiritualità sarebbe andato perduto senza il culto della Madonna dei Bagni, che ha permesso la conservazione di questa preziosa eredità.
La Tradizione della Ceramica
Deruta è la capitale italiana della ceramica artistica e vanta una tradizione che risale al Medioevo. Passeggiando per il borgo, si incontrano numerose botteghe artigianali che continuano a tramandare antiche tecniche, come la maiolica invetriata e la smaltatura a gran fuoco. Le ceramiche di Deruta si distinguono per la loro qualità e raffinatezza, con decorazioni che richiamano motivi storici e religiosi.
Gli stili più celebri includono il Raffaellesco, ispirato ai disegni di Raffaello, caratterizzato da draghi sinuosi e dettagli rinascimentali, e il Ricco Deruta, noto per le sue vivaci tonalità di blu, giallo e arancione intrecciate in elaborati motivi geometrici. Accanto a questi, si trovano anche il Compendiario, con le sue linee essenziali e tonalità pastello, e lo Stile Istoriato, che riproduce scene mitologiche e storiche con straordinaria ricchezza di dettagli.
Le maioliche di Deruta sono state a lungo apprezzate dalle corti rinascimentali e commissionate da famiglie nobiliari e ordini religiosi. Ancora oggi, la ceramica è presente ovunque nel borgo: dalle insegne dei negozi alle panchine decorate, dalle fontane alle decorazioni architettoniche delle chiese. Il legame con questa antica arte è talmente forte che Deruta ospita il Museo Regionale della Ceramica, il più antico museo italiano dedicato a questo tipo di manufatti, con una collezione che copre oltre sette secoli di storia e innovazione ceramica.
Dove Mangiare a Deruta
Dopo aver visitato il borgo, una sosta gastronomica è d’obbligo. Tra i ristoranti consigliati ci sono Taverna del Gusto, che propone piatti tipici umbri con un tocco raffinato, e Ristorante L’Antico Forziere, situato in un casale seicentesco e famoso per la sua cucina creativa. Per un’esperienza più rustica, Osteria Il Borghetto offre specialità locali come strangozzi al tartufo e cinghiale in umido.
Come Arrivare a Deruta
Deruta è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Si trova lungo la E45, a circa 20 km da Perugia e a meno di due ore da Roma. Per chi viaggia in treno, la stazione più vicina è quella di Perugia, da cui partono autobus diretti per Deruta.
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