Innovazione e Sperimentazione
Riconosciuto per le sue audaci astrazioni e il vivace uso del colore, Jenkins segnò una svolta artistica negli anni ’60 con la transizione dall’olio all’acrilico, esplorando nuove possibilità in termini di traslucenza e opacità. Il suo stile si distingue per la tecnica della colatura di colori sulla tela, una coreografia di movimenti e tonalità che cattura l’essenza della fluidità e del dramma cromatico.
La mostra offre un panorama di queste evoluzioni, dai primi lavori più scuri e misteriosi degli anni ’50, alle tele tattili e audaci degli anni ’90, fino alle più recenti composizioni effimere degli anni 2000. Opere come “Phenomena Ancestral Striations” (1995) e “Phenomena Invocation at the Anvil” (1998) rappresentano il dinamismo e la potenza del colore in Jenkins, mentre “Phenomena Initiation” (2007) mostra una delicata intersezione di veli trasparenti e opachi, un esempio della sua continua esplorazione nell’uso del colore.
La Mostra: Un Ponte tra Arte e Comunità
Monica Sassi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, sottolinea l’importanza di questa mostra nell’ambito dell’impegno della Fondazione nell’arte e nella cultura, enfatizzando il ruolo del Centro italiano Arte Contemporanea come punto di riferimento culturale. L’evento non solo celebra un grande artista, ma mira anche a creare un legame più forte tra le persone, le città e il territorio, promuovendo lo sviluppo e il benessere attraverso l’arte.
Un Tributo alla Bellezza e alla Profondità dell’Arte
Concludendo il suo saggio introduttivo alla mostra, Italo Tomassoni scrive: “Jenkins coltiva l’arte dentro lo spessore di una superficie che è misteriosa perché è manifesta, impenetrabile perché totalmente rivelata”. Questa mostra non è solo un tributo a Jenkins, ma un invito a immergersi in un universo artistico dove colore, luce, forma ed espressione si fondono per creare qualcosa di unico e travolgente, un’esperienza che lascia il segno nell’anima e nello spirito del visitatore.
“Paul Jenkins la pittura assoluta” rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di arte contemporanea e per chi desidera avvicinarsi all’universo ricco e complesso dell’espressionismo astratto, offrendo un’esplorazione profonda non solo del lavoro di Jenkins, ma anche del contesto culturale e artistico in cui ha operato. Una mostra che celebra non solo un secolo dalla nascita di un grande artista, ma anche la potenza trasformativa e senza tempo dell’arte stessa.