30 sculture e varie opere su carta, realizzate tra il 1934 e il 1968, raccontano il percorso artistico di Leoncillo, considerato tra i maggiori artisti del XX secolo e tra i massimi rappresentanti dell’Informale internazionale.
«Creta, creta mia, materia mia artificiale, ma carica per metafora di tutto ciò che ho visto, amato, di ciò a cui sono stato vicino, delle cose che ho dentro, con cui, in fondo, mi sono, volta per volta, identificato.» Leoncillo, Piccolo diario
Leoncillo Leonardi, noto semplicemente come Leoncillo, è un artista che ha attraversato e influenzato molte delle correnti artistiche del XX secolo. Nato a Spoleto nel 1915, si trasferisce a Roma nel 1936, dove entra in contatto con la Scuola Romana e in particolare con la Galleria La Cometa. Questa esperienza influenzerà le sue prime opere di soggetto mitologico e onirico, caratterizzate da uno stile neobarocco ed espressionista.
Nel 1940, Leoncillo viene invitato da Gio Ponti a partecipare alla VII Triennale di Milano, dove espone le sue prime opere e vince la Medaglia d’oro per le arti applicate. Durante la guerra, Leoncillo si impegna attivamente nella resistenza antifascista, combattendo con le forze partigiane. Questa esperienza lo spingerà verso un impegno politico e sociale più diretto nelle sue opere.
A partire dal 1948, Leoncillo diventa una figura di spicco nella Biennale di Venezia, partecipando a ben sei edizioni. Durante gli anni ’50, l’artista partecipa a numerose mostre e manifestazioni internazionali, consolidando la sua reputazione a livello internazionale.
Tra la fine degli anni ’50 e durante gli anni ’60, Leoncillo si dedica alla sperimentazione, introducendo nella sua arte concetti innovativi come i “tagli” e le “fratture”. Queste tecniche influenzeranno molti artisti delle generazioni successive.
Leoncillo scompare prematuramente a Roma nel 1968, lasciando un’eredità artistica di grande rilievo.
Dal 21 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, la città di Gubbio ospiterà una mostra dedicata a Leoncillo, intitolata “Leoncillo. Ritorno a Gubbio”. L’esposizione, curata da Enrico Mascelloni, si svolgerà in diverse sedi della città e presenterà oltre 30 opere dell’artista, offrendo una panoramica completa della sua carriera.
La mostra è promossa dall’Associazione Culturale La Medusa e gode del patrocinio di diverse istituzioni culturali e artistiche. L’inaugurazione è prevista per il 20 ottobre, alle ore 17, a Palazzo Ducale.
Il percorso artistico di Leoncillo ha attraversato le fasi cruciali dell’arte del suo tempo, dall’espressionismo al neocubismo, fino agli atti radicali come il “taglio”. La mostra di Gubbio offrirà una visione approfondita del suo lavoro, mettendo in luce l’influenza del paesaggio umbro sulla sua arte e presentando una selezione di opere su carta che offrono una nuova prospettiva sul suo processo creativo.