Trasformazione e Crescita: le società partecipate dell’Umbria diventano motori di sviluppo economico e occupazionale
Le 18 società partecipate che fanno capo alla Regione Umbria, un tempo considerate un carrozzone, stanno vivendo una trasformazione straordinaria. Oggi rappresentano un pilastro economico per il territorio, con 2.100 dipendenti e un volume d’affari che ha raggiunto i 188 milioni di euro.
La governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, ha evidenziato questa notevole trasformazione durante un incontro tenutosi a Palazzo dei Priori. Ha sottolineato che le partecipate regionali ora hanno una missione specifica al servizio del territorio e godono di una salute finanziaria e gestionale ineccepibile.
Questo risultato è stato ottenuto grazie agli sforzi degli amministratori, delle governance delle partecipate e di tutti i dipendenti. Inoltre, una serie di nuove assunzioni ha portato a un aumento del personale del 7%, favorendo l’occupazione giovanile.
Il volume d’affari di queste società è cresciuto del 130% rispetto a quanto registrato prima del 2020. Le partecipate ora svolgono un ruolo fondamentale in una vasta gamma di attività, che includono il sostegno finanziario, l’assistenza alle imprese, la sanità, il digitale, la connettività, e l’organizzazione di grandi eventi che hanno dato notorietà al territorio umbro anche a livello nazionale.
Tesei ha annunciato nuove sfide per il futuro, tra cui la ristrutturazione di Umbria Fiere con un investimento di 5 milioni di euro per renderlo un punto di riferimento nell’Italia centrale. Inoltre, si sta pianificando un nuovo terminal passeggeri all’aeroporto regionale, che richiederà un investimento di 10 milioni di euro e contribuirà a sostenere ulteriormente lo sviluppo economico dell’Umbria.
Questa trasformazione positiva delle partecipate regionali è un esempio di come la gestione efficiente e mirata possa trasformare organizzazioni una volta critiche in motori di crescita economica e occupazione per una regione.