
Tra le mura del più piccolo teatro del mondo, la magia della lirica inaugura una nuova era culturale a Monte Castello di Vibio
È sempre un piacere inaspettato ritrovare tesori nascosti nelle nostre dimore, come nel caso della nostra amata residenza umbra. La recente riapertura del Teatro della Concordia in Monte Castello di Vibio non è solo un simbolo, ma una realtà tangibile che si è manifestata attraverso un grazioso concerto di musica lirica aperto a tutti. Questo evento, guidato con maestria da Gianluca Terranova, ha regalato momenti di pura magia.
Il Teatro della Concordia – considerato il più piccolo al mondo – è un incantevole edificio, che contiene soltanto novantanove posti tra palchi e platea. Nato dalla volontà di nove famiglie illustri del luogo, il teatro – pensato come un salotto culturale, uno spazio di intrattenimento e incontro per la comunità – fu inaugurato nel 1808.
Il nome “Concordia” riflette lo spirito di unità e armonia che animava l’Europa di quel tempo, e la struttura stessa del teatro, con i suoi palchi distribuiti su nove colonne in legno, è un omaggio a questo ideale. Ogni mese, le famiglie ruotavano i posti nei palchi per condividere equamente la migliore visuale, in uno spirito di comunanza e uguaglianza. L’acustica, eccezionalmente buona grazie alla costruzione interamente in legno, rende oggi il teatro una sede apprezzata per registrazioni di alta qualità.
Nel corso degli anni, il Teatro della Concordia ha visto interventi artistici di rilievo, come quelli del pittore Cesare Agretti e di suo figlio Luigi, che hanno arricchito l’interno con affreschi che celebrano la concordia e la bellezza del paesaggio umbro. Dopo periodi di attività culturale intensa e altri di abbandono, il teatro è stato restaurato nei primi anni ’90 grazie a finanziamenti europei, preservando la sua struttura originale e gli affreschi, e riaprendo come patrimonio culturale di inestimabile valore.
Lo spettacolo di riapertura ha segnato non solo la fine di un silenzio durato quasi quattro anni ma anche l’inizio di una nuova era culturale per la comunità: sotto l’abile guida del tenore Gianluca Terranova – noto per le sue esibizioni nei grandi teatri d’Italia e del mondo – si sono esibiti giovani promesse dell’opera internazionale.
Il successo dello spettacolo ha travalicato ogni aspettativa, tributando un meritato riconoscimento non solo agli artisti sul palco ma anche al Presidente Edoardo Brenci e a tutta l’Associazione Società del Teatro della Concordia aps che, con una determinazione forse dimenticata, hanno reso possibile il risveglio di questo gioiello umbro, inaugurando una nuova fase della sua storia culturale, dimostrando che l’arte e la musica sono veicolo di un messaggio universale di resilienza, speranza e comunione, e non posso non pensare all’epigrafe scolpita su altro teatro “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto, ove non miri a preparar l’avvenire“.
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