
Maglieria e olio d’oliva trainano le esportazioni umbre, superando la media nazionale. Intesa Sanpaolo: “Qualità e visione internazionale sono la chiave per il futuro”
L’export umbro continua a stupire, trainando l’economia regionale verso livelli di eccellenza. Nei primi nove mesi del 2024, il settore ha segnato un incremento del 20,4%, con un totale di 937 milioni di euro di ricavi. Un risultato che pone l’Umbria su un gradino nettamente superiore rispetto alla media nazionale, che si ferma a un più modesto +1,3%. Secondo il Monitor dei Distretti dell’Umbria del Research Department di Intesa Sanpaolo, l’alta qualità dei prodotti locali e la loro capacità di conquistare i mercati esteri sono alla base di questo successo.
Maglieria e olio: eccellenze umbre
Protagonisti assoluti di questa performance sono il comparto della maglieria e abbigliamento e quello dell’olio. La maglieria perugina ha registrato un incremento del 19,4% nelle esportazioni, una cifra che spicca nel contesto di crisi del sistema moda nazionale. Brand come Cucinelli giocano un ruolo cruciale, conquistando mercati chiave come Stati Uniti, Francia e Cina.
Ancora più impressionanti sono i risultati dell’olio umbro, con un incremento medio del 33,3% nelle esportazioni, toccando punte del 40% nel primo semestre 2024. I principali mercati di sbocco comprendono non solo paesi europei come Spagna, Francia e Germania, ma anche destinazioni più lontane come Taiwan, Australia e Polonia.
Le sfide future
Nonostante i dati entusiasmanti, non mancano le sfide. Tensioni geopolitiche e incertezze legate ai conflitti in Europa e all’arena internazionale, come l’impatto dell’elezione di Trump, pongono interrogativi sul futuro. Intesa Sanpaolo sottolinea la necessità di puntare sull’eccellenza, sfruttando flessibilità, qualità e un’ampia visione internazionale come pilastri per affrontare la competizione globale.
Un settore in difficoltà: il mobile
Accanto a questi numeri positivi, il distretto del mobile dell’Alta Valle del Tevere vive un periodo più complesso. Con un calo dell’8,2% nel 2024, il settore mostra segnali di recupero solo negli ultimi trimestri dell’anno, soprattutto grazie alle vendite in mercati extraeuropei come Regno Unito, Stati Uniti e Emirati Arabi Uniti.
Supporto alle imprese
L’impegno di Intesa Sanpaolo verso le imprese umbre emerge chiaramente. Con oltre 1,2 miliardi di euro erogati nei primi nove mesi del 2024, il supporto si concentra su transizione tecnologica, formazione e strategie di internazionalizzazione. Questo approccio integrato rappresenta una leva fondamentale per garantire la competitività delle imprese umbre nel lungo periodo.
L’Umbria dimostra così di sapersi reinventare, puntando sui suoi punti di forza e affrontando con determinazione le sfide globali. Un esempio di resilienza e visione strategica che merita di essere valorizzato.
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