L’Alta velocità ferroviaria è essenziale e strategica per superare l’isolamento dell’Umbria e rafforzare lo sviluppo economico del territorio
Confindustria Umbria e Ance Umbria esprimono una posizione netta in merito alla necessità di realizzare la nuova stazione “Medio Etruria” sulla linea dell’Alta velocità “per migliorare i collegamenti del territorio regionale a servizio di tutta la comunità regionale”. “La scelta del posizionamento della nuova stazione, tema intorno al quale si sta concentrando il dibattito istituzionale, è prioritaria – osservano – per consentire all’Umbria di dotarsi di un’infrastruttura fondamentale e non più rinviabile”.
“L’Alta velocità – sottolinea Vincenzo Briziarelli, presidente di Confindustria Umbria – rappresenta un asset strategico per superare l’isolamento infrastrutturale che da troppo tempo penalizza il nostro territorio, non lambito dal mare e che si trova anche a fare i conti con la mancanza della rete autostradale.
Agganciare l’Alta velocità è un obiettivo indispensabile per consentire all’Umbria non solo di accedere ad un servizio fondamentale, ma anche per garantire l’attrattività e competitività del tessuto produttivo oltre allo sviluppo turistico”.
“Occorre prendere una decisione quanto prima – aggiunge Albano Morelli, presidente di Ance Umbria – per non restare indietro e consentire di collegare rapidamente il territorio regionale sia verso sud che nord.
L’Alta velocità rappresenta un tassello fondamentale per lo sviluppo dell’economia regionale e dei flussi turistici. In particolare, la collocazione della stazione a Creti risulta la soluzione più adeguata, perché maggiormente accessibile e più comoda da raggiungere anche con l’automobile”.
Il collegamento della linea ferroviaria all’Alta velocità con la realizzazione della stazione “Medio Etruria” era già tra le priorità contenute nello studio strategico “Umbria 2032” per lo sviluppo dell’Umbria, promosso da Confindustria Umbria, affidato a The European House Ambrosetti e realizzato con il contributo di Regione Umbria, Sviluppumbria, Fondazione Perugia e Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.