Innovazione e collaborazione multidisciplinare per la diagnosi precoce e la gestione dell’Alzheimer
L’Università degli Studi di Perugia ha lanciato un progetto di ricerca innovativo che impiega l’intelligenza artificiale (IA) nella lotta contro l’Alzheimer. Il progetto, finanziato con 70.000 euro dalla Fondazione Perugia, rientra nel bando focalizzato sulla qualità della vita e sostenibilità del sistema sanitario. L’obiettivo è creare un modello della malattia che aiuti a identificare precocemente i sintomi e a prevederne l’evoluzione.
Il professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale presso l’Università di Perugia, coordina il progetto. L’intento è migliorare la capacità del sistema sanitario di riconoscere i primi sintomi dell’Alzheimer e guidare i medici nel monitorare lo sviluppo della malattia, allo scopo di migliorare le condizioni dei pazienti. Il progetto prevede l’analisi delle informazioni raccolte durante le prime visite di oltre mille pazienti della sezione di Neurologia dell’Università di Perugia.
Questo progetto evidenzia come la ricerca stia evolvendo, promuovendo la collaborazione tra diverse discipline come fisica, medicina, neurobiologia e informatica. Il gruppo di ricerca comprende esperti affermati e giovani ricercatori, tra cui la professoressa Lucilla Parnetti, Igor Neri e Giovanni Bellomo.
Il professor Gammaitoni ha già organizzato un convegno a Perugia lo scorso marzo per discutere delle potenzialità e dei limiti dell’IA in questo campo. L’Università di Perugia ha anche creato un laboratorio chiamato Aiba (Artificial Intelligence for Biomedical Applications), che mira a esplorare le applicazioni pratiche e teoriche dell’IA in ambito biomedico, sotto la direzione di vari esperti tra cui il professor Vincenzo Nicola Talesa.
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulle applicazioni e i limiti dell’intelligenza artificiale, coinvolgendo anche esperti dell’area umanistica, come il professor Andrea Capaccioni, per un convegno previsto nella prossima primavera. Questo approccio multidisciplinare mira a esplorare a fondo le potenzialità dell’IA nella diagnosi precoce e nella gestione delle malattie neurodegenerative.
Scopri di più da UMBRIAreport
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.